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COSTRUISCO IL GESTO GRAFICO

  • personalenglishbs
  • 2 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

Sabato 1 febbraio 2025 si è tenuta presso Personal English la giornata di formazione per insegnanti della scuola dell'infanzia 'Costruisco il gesto grafico'. L'evento, tenuto dalla Dott.ssa Marina Giacomelli sotto l'egida dell'Associazione Europea Disgrafie, è stato ospitato da Personal English nel quadro delle iniziative di formazione BES e DSA del Centro DSA di Personal English; all'evento ha partecipato come docente in formazione anche la nostra Referente Didattica, Mariacristina Natalia Bertoli.

6 ore dedicate alla direzionalità e alla gestione visuo-spaziale del pregrafismo per costruire basi solide di propriopercezione, competenze grosso e fino motorie, fluidità del movimento e correttezza posturale che favoriscono non solo e non tanto la corretta impugnatura dello strumento grafico e la buona riuscita del prodotto grafico finale, ma anche e soprattutto lo stimolo dell'emisfero sinistro del cervello che controlla la scrittura.

In questo emisfero, per la maggior parte delle persone, si trovano anche le aree di Broca e di Wernicke, che hanno un ruolo chiave nella produzione e nella comprensione del linguaggio. Nell'emisfero sinistro, inoltre, si trovano le aree della memoria a lungo termine e quella della memoria di lavoro. Curare il gesto grafico, quindi, non significa solo aiutare a tenere correttamente la penna e a scrivere in modo facilmente decifrabile, ma significa automatizzare in modo virtuoso una serie di processi di propriopecerzione e direzionalità fondamentali nello sviluppo dell'apprendimento e nel potenziamento della memoria, del linguaggio e dell'attenzione. Come diceva Maria Montessori, infatti, la mano è l'organo dell'intelligenza.

La Dott.ssa Giacomelli ha approfondito innumerevoli ed interessantissime questioni legate all'alternanza dei piani di lavoro (a terra, a tavolino, a parete e sotto il tavolo), all'uso di strumenti grafici e pregrafici che permettano la valutazione della pressione e della fluidità, permettendo il rapido intervento dell'insegnante per la correzione e l'ottimizzazione prima che si instauri l'automatismo del processo non virtuoso. Sì dunque agli acquerelli a pastiglia; grande parsimonia invece nell'uso di pennarelli e tempere; sì a matite e pastelli a cera, ma sapendoli scegliere sulla base di alcuni criteri.

La formatrice ha inoltre coinvolto le insegnanti in formazione in una serie di esperienze pratiche, tra cui la creazione del quadrillage per sviluppare le coordinate visuo-spaziali e l'inserimento in questo spazio di forme e segni pregrafici volti a sviluppare fluidità e direzionalità. Non è mancato inoltre l'uso creativo degli incastri montessoriani per lavorare sulle forme pregrafiche in maniera multisensoriale coinvolgendo tatto e vista e preludendo al lavoro spaziale e fino-motorio sulle campiture e i segni pregrafici come la x, la spirale e la linea spezzata.



 
 
 

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