VISITE AZIENDALI: IMPARARE SUL CAMPO
- personalenglishbs
- 27 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Di Dott.ssa Stefania Morandini, Vice Referente Didattica di PE

Tra gli aspetti più interessanti del mio lavoro per il mondo professionale c’è senz’altro la possibilità di entrare, letteralmente, nel cuore delle aziende per cui insegniamo. Visitare i luoghi di produzione, i laboratori, i reparti, gli uffici: vedere con i propri occhi ciò di cui spesso si parla in aula.Ogni volta, è un’esperienza che arricchisce non solo la mia conoscenza del settore, ma anche la qualità delle lezioni che ne derivano.
Recentemente ho avuto la fortuna di visitare tre realtà molto diverse tra loro: un’ azienda chimica specializzata in soluzioni per rendere materiali come tessuti, pelle, cuoio, ceramiche e intonaci impermeabili; un grande steel plant, un’acciaieria tra le più storiche del territorio; e un’ azienda del settore automotive, impegnata nella sperimentazione di nuove tecnologie per motori e sistemi di alimentazione.Tre mondi apparentemente lontani, ma accomunati da una straordinaria complessità e da una cura del dettaglio che difficilmente si può intuire finché non la si osserva da vicino.
Nel caso dell’ azienda chimica, ho avuto modo di esplorare il laboratorio di ricerca e sviluppo, dove il team lavora ogni giorno per migliorare le prestazioni dei prodotti, ad esempio ricreando l’effetto “loto”, ovvero la capacità di far scivolare via l’acqua senza che il materiale si bagni. È stato sorprendente vedere quanta competenza e sperimentazione ci siano dietro a un risultato che, da fuori, sembra quasi “magico”.
Molto diversa, ma altrettanto affascinante, è stata la visita all’acciaieria: un ambiente maestoso, rumoroso, a tratti quasi ipnotico. I forni, il calore, le colate incandescenti, gli scrapyard pieni di rottami che diventeranno nuova materia prima – tutto racconta la potenza della trasformazione. È stato uno di quei momenti in cui si percepisce davvero la scala del lavoro industriale e la precisione necessaria a far funzionare un sistema così complesso.
La terza visita, in un’azienda del settore automotive, è stata particolarmente stimolante: Mariacristina ed io siamo state accompagnate da uno dei nostri studenti, che con grande competenza ci ha illustrato – in francese! – le diverse fasi di sperimentazione, abbiamo potuto vedere dove vengono effettuati i test sui motori e, soprattutto, una parte affascinante dedicata allo sviluppo e alla prova di nuovi modelli. Un perfetto esempio di come la formazione linguistica e la conoscenza tecnica possano incontrarsi in modo naturale e dinamico.
In tutti e tre i casi, ciò che mi ha colpito è stato quanto vedere da vicino renda tutto più concreto. Quando ci occupiamo di inglese tecnico o specialistico, poter collegare ogni termine, ogni descrizione, ogni procedura a un’immagine reale cambia completamente il modo in cui costruiamo le lezioni. Capire il contesto produttivo ci permette di rendere il linguaggio più autentico, pertinente e “vivo” – e, soprattutto, di avvicinarci ancora di più al mondo quotidiano dei nostri studenti.
Un ringraziamento speciale va proprio a loro, agli studenti che hanno avuto la gentilezza di accompagnarmi durante queste visite, condividendo il loro tempo, la loro esperienza e la loro passione. Senza il loro contributo, questi momenti non sarebbero stati altrettanto preziosi.
Visitare un’azienda non significa solo “vedere dove si lavora”: significa capire come si lavora, cosa c’è dietro un prodotto, un processo, un risultato.Ed è proprio da qui che nasce il valore più grande per noi insegnanti: la possibilità di trasformare la conoscenza in comprensione reale – e, di conseguenza, in una didattica sempre più su misura.
